Investigatore privato, condizioni e limiti
Scrivo questo articolo al fine di chiarire eventuali dubbi circa il lecito impiego dell’investigatore privato e definire i limiti del suo operato. Essendo nel settore da più di vent’anni, posso affermare con franchezza che circa il 70%,delle richieste che mi sono state rivolte durante la mia carriera professionale rappresentavano a tutti gli effetti di legge illeciti perseguibili penalmente. Se vuoi ricevere un preventivo, avere informazioni circa la mia attività di investigatore privao chiamami senza impegno ai numeri riportati nella pagina.
Buona lettura.
Cosa è necessario fare per svolgere la professione di investigatore privato?
Non è un lavoro per tutti! Essendo io, un investigatore privato, so per certo che la mia professione è una attività che richiede molte rinunce e sacrifici, capacità, competenza e dedizione al proprio lavoro. Una professione che non si impara in nessuna università, o ce l’hai o non ce l’hai. Per intraprendere la professione di investigatore privato a Roma e nel resto d’Italia è necessario richiedere le relative autorizzazioni al Prefetto di competenza il quale terminata un istruttoria di circa 160 giorni, concede una licenza ex art. 134 T.U.L.P.S. e 222 D. Leg.vo 271/89 per la difesa penale
Le autorizzazioni per svolgere l’attività di investigatore privato vengono concesse in seguito alla valutazione dei requisiti previsti dal D.M. 269/2010, in sintesi:
- Laurea in giurisprudenza, sociologia, criminologia, scienze delle investigazioni;
- Aver collaborato presso una agenzia investigativa per almeno 5 anni inquadrato con il contratto collettivo nazionale (lavoratore dipendente subordinato);
- Possedere un curriculum vitae che dimostri le competenze tecniche;
- Essere in possesso dei requisiti economico/finanziari previsti dal DM 269/2010;
- Essere incensurato, cittadino Italiano o comunitario.
Per svolgere la professione di collaboratore, cosa devo fare?
Il DM 269/2010 descrive la figura del collaboratore, denominandolo “operatore investigativo”, il quale viene a sua volta distinto in collaboratore elementare e in collaboratore in possesso della così detta “mini licenza”, ovvero autorizzato da una specifica licenza rilasciata dalla Prefettura.
In entrambi i casi, le due tipologie professionali devono essere regolarizzate all’interno dell’organico lavorativo dell’agenzia investigativa, attraverso il contratto di lavoro nazionale.
Chi esercita abusivamente l’attività di investigatore privato, infrange la legge e può essere perseguito dalla giustizia per esercizio abusivo della professione, violazione della privacy, stalking e un altra decina di reati che non sto qui ad elencare.
Per essere un buon investigatore privato è necessario essere appartenuto alle forze di Pubblica Sicurezza?
Niente affatto, le investigazioni private in Italia non hanno nulla a che vedere con quelle normalmente svolte dalla P.S., Contrariamente a quanto si pensa, il modus operandi di condurre un indagine privata è totalmente differente da quella condotta dalle forze dell’ordine. Le investigazioni private sono molto più complesse da eseguire e prive di ogni aiuto e supporto da parte dello stato e delle sue banche dati; l’investigatore privato è di fatti un comune cittadino autorizzato dalla Prefettura a svolgere indagini per conto di privati e aziende senza pero alcun potere speciale.
Di cosa si occupa un investigatore privato?
Prima di tutto è doveroso rimarcare come gli investigatori privati, in Italia, non appartengano ad alcun Albo professionale e quindi non esistendo un ente in grado di controllare e garantire la qualità e la correttezza delle loro attività, esistono moltissimi abusivi, truffatori ed incapaci che infangano le fatiche e le capacità di tanti professionisti onesti. Ogni investigatore privato è soggetto a rispettare norme molto ferree in particolare quelle previste dal T.U.L.P.S. (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e dal GDPR UE. La Polizia Amministrativa e la Guardia di Finanza (per conto del Garante della Privacy) hanno il compito di vigilare su di essi al fine di verificare che tutte le norme di legge siano rigorosamente rispettate. Quindi, l’investigatore privato si occupa di tutelare gli interessi privati, patrimoniali e professionali del proprio cliente, attraverso attività investigative atipiche o tipiche con il quale è in grado di accertare, documentare e quindi comprovare un torto subito, un diritto violato, un interesse legittimo.
Posso far seguire una persona con cui non ho un legame giuridico?
Dipende. L’investigatore privato può essere incaricato a svolgere investigazioni sul conto di soggetti privati e non in base ad alcuni criteri che sono previsti dalla legge. Può incaricare un investigatore privato esclusivamente un soggetto che vuole difendere o far valere un proprio diritto in sede giudiziale o comunque tutelare un legittimo interesse. Durante il colloquio preliminare, il cliente, deve sostanzialmente specificare all’investigatore privato i principali elementi di fatto che giustificano le investigazioni richieste, non ché, quale specifico diritto si intende esercitare o far valere in sede giudiziale.
L’investigatore privato è in possesso di porto d’armi?
Chi svolge la professione di investigatore privato sa benissimo di intraprendere un lavoro molto delicato che prevede dei rischi elevati legati a possibili ritorsioni, vendette, o a eventi imprevedibili, legati alla natura stessa dell’attività investgativa. Sembra assurdo ma il DM 269/2010 non prevede il porto d’armi per l’investigatore privato che, comunque, ha il diritto di farne esplicita richiesta alla Questura di competenza. Il più delle volte gli viene negato.
Vorrei avere un rapporto dettagliato circa gli spostamenti di una persona
Nello svolgere investigazioni private, l’investigatore privato è tenuto a rispettare la legge e a condurre le proprie attività senza creare molestia, attenendosi rigorosamente a quanto emanato dal Garante delle Privacy. A tal fine l’investigatore privato può documentare attraverso foto e video, fatti e circostanze che avvengono esclusivamente in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Non può accedere in aree private ne violare il domicilio di altre persone.
In oltre l’investigatore privato e tenuto a condurre le proprie investigazioni perseguendo esclusivamente lo scopo dell’incarico ricevuto al fine di non turbare la sfera privata delle persone oggetto delle indagini. Eccedere significherebbe, incorrere nel reato di interferenze illecite nella vita privata.
Puoi procurarmi le conversazioni di Whatsapp, intercettare un telefono o reperire i tabulati telefonici di una persona?
Assolutamente no!
Ne io e ne altri investigatori privati possono eseguire queste attività. Non esiste in Italia alcun investigatore autorizzato a compiere reati penalmente perseguibili.
La realtà è ben diversa dai film di spionaggio che girano nei grandi schermi, l’investigatore privato non ha accesso ad alcun terminale speciale capace di procurargli dette informazioni. Questo vale anche per quanto riguarda altre richieste, sempre illegali, come ad esempio l’intestatario di un telefono cellulare, il contenuto delle chat di Facebook, l’installazione di microspie e via dicendo…
Un altro investigatore privato mi ha fatto un preventivo molto più basso del tuo, come mai?
Forse qualcuno lavorerà molto meno di me… Senza nulla togliere a chi lavora onestamente, il costo orario di un investigatore privato non può essere paragonato a quello di una badante, le responsabilità civili e penali che si assume nello svolgere il proprio incarico, davvero non lo consentono, oltretutto è un lavoro che va saputo fare e non tutti ne sono capaci. So per certo di non essere un investigatore privato caro e quando elaboro un preventivo cerco di non eccedere sul costo delle operazioni richieste – devo però, pur sempre considerare che dovro impiegare la migliore strategia investigativa per portare a termine il lavoro, che il mio impegno e quello dei miei collaboratori sarà massimo e che nel corso delle indagini affronterò (come sempre) difficoltà e inconvenienti non previsti.
Giuseppe Tiralongo