L’infedeltà coniugale: finalmente si inverte l’onere della prova

L’infedeltà coniugale: finalmente si inverte l’onere della prova

L'infedeltà coniugale: finalmente si inverte l'onere della prova

30 maggio 2016

CONSULENZA SPECIALIZZATA

Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

In un colloquio riservato e non impegnativo, avrò modo di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnici che il tuo caso presenta, valutando l’eventuale fattibilità e la strategia investigativa migliore per ragiungere lo scopo.

Parlando con me, riceverai validi consigli ed un preventivo dettagliato comprensivo di costi, tempi e modalità di esecuzione.

 

COME RAGGIUNGERMI


Come raggiungermi

© 2017 Investigatore Privato Roma Giuseppe Tiralongo – Via Tagliamento, 25, 00198 Roma, Italia – P.IVA 06401781007
Investigazioni per conto di privati - artt. 134 e seg. del T.U.L.P.S. | Difesa penale - artt.38 e 222 D.L.vo 271/89

infedelta__coniugale

L’infedeltà coniugale, finalmente si inverte l’onere della prova.
E’ quanto stabilito dalla sentenza della Cassazione civile, sez. I, 25 maggio 2016, n. 10823, dove secondo l’id quod plerumque accidit, è causa del venir meno dell’affectio familiae; spetta, quindi, al coniuge autore della violazione dell’obbligo della fedeltà previsto dal contratto matrimoniale, la prova della mancanza di nesso eziologico tra infedeltà e crisi coniugale.
La Suprema Corte, nel consolidare la sentenza della Corte d’Appello di Venezia, ha puntualizzato che l’infedeltà viola uno degli obblighi direttamente imposti dalla legge a carico dei coniugi, così da infervorare alla radice l’affectio familiae in guisa tale da giustificare, secondo una ordinaria relazione causale, la separazione e la fine del matrimonio.
È, dunque, la premessa, secondo l’id quod plerumque accidit, dell’intollerabilità della prosecuzione della convivenza per causa non indipendente dalla volontà dei coniugi.
Tuttavia, non per questo, tale regolarità causale assurge a presunzione assoluta.
Spetta, dunque, all’autore della violazione dell’obbligo di fedeltà la prova della mancanza del nesso eziologico tra infedeltà e crisi coniugale sotto il profilo che la sua condotta si sia inserita in una condizione matrimoniale già compromessa e segnata da un reciproco disinteresse.
Il riparto dell’onere della prova, oltre a manifestarsi rispettoso del canone legale, è altresì connesso al principio empirico di vicinanza della prova.
Considerando che da un po’ di anni l’addebito nella separazione giudiziale era visto da molti avvocati come una lontana mera, questa nuova interpretazione della legge renderà il lavoro dell’investigatore privato ancora più importante e significativo per il buon esito della controversia matrimoniale.

[cresta-social-share]

Scrivimi, ti risponderò il più presto possibile!



    Ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e del regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo (GDPR) i dati inviati con questo modulo saranno utilizzati solo per rispondere alla email e non saranno archiviati nè diffusi. Spuntando questa casella acconsento al trattamento dei dati secondo la normativa sulla privacy.

    Contattami direttamente al 366 3839069

    Seguimi anche su s_i_facebooks_i_youtubes_i_twitter

    Legge 104/92: Cosa succede se l’investigatore privato comprova un abuso?

    Legge 104/92: Cosa succede se l’investigatore privato comprova un abuso?

    Legge 104/92: Cosa succede se l'investigatore privato comprova un abuso?

    30 maggio 2016

    CONSULENZA SPECIALIZZATA

    Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

    In un colloquio riservato e non impegnativo, avrò modo di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnici che il tuo caso presenta, valutando l’eventuale fattibilità e la strategia investigativa migliore per ragiungere lo scopo.

    Parlando con me, riceverai validi consigli ed un preventivo dettagliato comprensivo di costi, tempi e modalità di esecuzione.

     

    COME RAGGIUNGERMI


    Come raggiungermi

    © 2017 Investigatore Privato Roma Giuseppe Tiralongo – Via Tagliamento, 25, 00198 Roma, Italia – P.IVA 06401781007
    Investigazioni per conto di privati - artt. 134 e seg. del T.U.L.P.S. | Difesa penale - artt.38 e 222 D.L.vo 271/89

    legge 104 abuso investigatoreL’abuso del permesso legge 104/92 è una condotta riprovevole che lede i diritti di tutti i lavoratori. Si mancate di rispetto ai colleghi che per ovviare all’ assenza del lavoratore in permesso dovranno lavorare di più e fare straordinari e si calpestano i diritti di quei lavoratori che al contrario di molti, hanno la reale esigenza di richiedere il congedo temporale per assistere un loro familiare disabile e realmente bisognoso di aiuto.
    Se si abusa del permesso previsto dalle legge 104/92, il datore di lavoro può licenziarvi in tronco e per giusta causa senza darvi alcun preavviso; questo perché viene meno la fiducia necessaria per il rapporto lavorativo (in quanto assumendo un comportamento scorretto contro l’azienda si contravviene al patto di fedeltà), in oltre si perpetra una frode all’INPS, che nel periodo del permesso ha sostenuto l’indennizzo.
    Prestate attenzione a non fraintendere la legge con il permesso accordatovi!
    Di recente la cassazione ha stabilito che il permesso 104/92 richiesto al datore di lavoro obbliga il lavoratore ad accudire il proprio congiunto disabile o gravemente malato per tutta la giornata compresa anche la notte.
    Nel limite del buon senso, è previsto in questo periodo di congedo che il lavoratore possa svolgere altre attività diverse da quelle esclusivamente legate all’assistenza del congiunto, quindi il lavoratore può ritagliarsi del tempo libero per se e per la sua famiglia, ad esempio può andare dal parrucchiere, in palestra, al bar, al ristorante e in altri luoghi pubblici o privati che siano, l’importante è non esagerare – la maggior parte del tempo deve essere sempre e comunque dedicata al congiunto in difficoltà!
    Il mio consiglio di investigatore privato è quello di non abusare di questo permesso poiché è un diritto sociale e del lavoratore che deve rimanere inviolabile.

    GUARDA IL FILMATO >

     

    [cresta-social-share]

    Scrivimi, ti risponderò il più presto possibile!



      Ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e del regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo (GDPR) i dati inviati con questo modulo saranno utilizzati solo per rispondere alla email e non saranno archiviati nè diffusi. Spuntando questa casella acconsento al trattamento dei dati secondo la normativa sulla privacy.

      Contattami direttamente al 366 3839069

      Seguimi anche su s_i_facebooks_i_youtubes_i_twitter

      Cosa fare in caso di stalking: come difendersi e come liberarsi

      Cosa fare in caso di stalking: come difendersi e come liberarsi

      Cosa fare in caso di stalking: come difendersi e come liberarsi

      19 febbraio 2016

      CONSULENZA SPECIALIZZATA

      Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

      In un colloquio riservato e non impegnativo, avrò modo di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnici che il tuo caso presenta, valutando l’eventuale fattibilità e la strategia investigativa migliore per ragiungere lo scopo.

      Parlando con me, riceverai validi consigli ed un preventivo dettagliato comprensivo di costi, tempi e modalità di esecuzione.

       

      COME RAGGIUNGERMI


      Come raggiungermi

      © 2017 Investigatore Privato Roma Giuseppe Tiralongo – Via Tagliamento, 25, 00198 Roma, Italia – P.IVA 06401781007
      Investigazioni per conto di privati - artt. 134 e seg. del T.U.L.P.S. | Difesa penale - artt.38 e 222 D.L.vo 271/89

      Oggi vi parlerò di cosa dobbiamo fare in caso di stalking: questo un tema è sempre più attuale, e attraverso la mia professione di investigatore privato a Roma, metropoli dove purtroppo episodi simili sono all’ordine del giorno, ho avuto l’idea di riassumere alcune utili informazioni che ho appreso dalla mia esperienza circa le investigazioni sullo stalking e nell’consulenza di vittime di stalking.

      Cosa fare in caso di stalking

      Come difendersi dallo stalking ?

      Prima ancora di capire a come poterci difendere in caso di stalking, è necessario innanzitutto comprendere con chi abbiamo a che fare al fine di per iniziare a fronteggiare la condotta persecutoria del nostro stalker e delineare il suo profilo psicologico e sociale; quindi, conoscere il suo passato personale scovando i punti deboli attraverso l’analisi della sua storia personale.

      E’ importante ricordare che lo stalking è un reato! Questo ci aiuta a comprendere che ognuno di noi, vittima espiatoria del comportamento criminoso intrapreso dalllo stalker, ha il diritto di difendere la propria libertà individuale e di poter tornare nuovamente a vivere la propria vita, serenamente, come sancito dalla nostra costituzione.

      E’ fondamentale apprendere questo concetto poiché assecondare in maniera passiva e spesso accondiscendente, significherebbe essere vittime ma allo stesso tempo carnefici delle azioni criminose del proprio stalker. Cambiare il proprio stile di vita nel tentativo di assecondare o evitare il proprio stalker significa, può causare ripercussioni importanti nei rapporti  personali e sociali (amici, famiglia, e colleghi) ed in oltre non vi aiuterà a risolvere il problema.

      Teniamo a mente che il ciclo delle azioni di uno stalker non è continuo, quindi è necessario essere sempre pronti ed affrontare in modo oggettivo quanto sta accadendo. Giustificarlo o farlo fare significa non ammettere di avere un problema.

      Esempio: quando si subisce stalking dal proprio compagno, è fondamentale mettersi in discussione ed ammettere a se stessi che non è amore, avere quindi conferma di vivere un rapporto sentimentale malato.

      Consigli pratici per difendersi in caso di stalking

      Vi elenco alcuni consigli “pratici” per orientarvi sul vostro percorso difensivo; strategie queste in grado di aiutarvi fronteggiare questa pericolosa situazione.

      • La regola principale è quella di non isolarsi mai, perché è quello che vuole il vostro stalker, per il suo distorto senso del possesso e del persecutorio che lo affligge.
      • Rompete il muro del silenzio e iniziate a parlarne con gli amici, i colleghi ed i propri famigliari. E’ molto importante informare le proprie amicizie e i propri cari su ciò che vi sta accadendo e  sulla condotta del proprio stalker.
      • Questo vi faciliterà la vità e quando, ad esempio, dovrete rincasare in orari notturni, non sarà difficile trovare un compagno o un parente disposto a spalleggiarvi.
      • Quando si subisce una violenza, un atto intimidatorio o comunque una molestia, è psicologicamente difficile ricordare nell’immediato i particolari di quanto accaduto, quindi il mio consiglio è quello di annotare immediatamente all’azione criminale subita, date, orari, luoghi e circostanze: in questo modo vi sarà molto più facile spiegare alle forze dell’ordine intervenute in vostro soccorso, come sono andati i fatti, superando l’inevitabile sensazione di angoscia che potrebbe farvi mangiare la lingua…
      • Procuratevi sempre delle prove, conservate quindi messaggi telefonici, e-mail, regali, lettere o note che sono state prodotte dallo stalker.
      • Prestate sempre attenzione a tutti quei avvenimenti che possono sembrare in primo luogo casuali, ma che potrebbero nascondere l’azione criminosa del vostro persecutore, spesso dietro al furto in casa o della propria autovettura, si celano diverse verità, quindi,  anche se non siete sicuri dell’entità dell’evento, contattate sempre la polizia e metteteli a conoscenza di quanto vi sta accadendo, fornendogli tutte le informazioni che avete raccolto nel corso del vostro calvario.
      • Non accettate di avere contatti con il vostro stalker, la cronaca nera ci insegna che delle volte, quando uno stalker si trova di fronte alla propria vittima può reagire con violenza o comunque la propria condotta potrebbe degenerare improvvisamente.

      Assumere un investigatore privato potrebbe fare sicuramente la differenza e favorire la condanna del vostro stalker.

      L’investigatore privato fornisce concretamente un supporto investigativo prioritario in quanto attraverso appostamenti e pedinamenti mirati produce prove a supporto dell’istruttoria giudiziale.

      Scrivimi, ti risponderò il più presto possibile!



        Ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e del regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo (GDPR) i dati inviati con questo modulo saranno utilizzati solo per rispondere alla email e non saranno archiviati nè diffusi. Spuntando questa casella acconsento al trattamento dei dati secondo la normativa sulla privacy.

        Contattami direttamente al 366 3839069

        Seguimi anche su s_i_facebooks_i_youtubes_i_twitter

        ×

        Ciao !

        Puoi rivolgerci qualsiasi domanda, garantiremo sempre assoluta riservatezza.

        × Chat