Difesa Personale e Abitativa

Difesa Personale e Abitativa

corso difesa abitativaRecentemente l’aula della Camera ha definitivamente approvato la legge sulla legittima difesa in base alla quale sarà possibile ricorrere alle armi per difendere la propria incolumità o i propri beni nella propria casa.
In realtà questa non è una legge nuova ma una modifica apportata all’Art. 52 del Codice Penale introdotto con la legge 13 febbraio 2006 n. 59.
In uno stato che “funziona”, dove esiste l’avvio e la conclusione dell’azione giudicante entro un termine inferiore a quello di prescrizione dei reati, dove esiste certezza dell’esecuzione della pena detentiva, il possesso di armi per uso difesa personale e abitativa risulterebbe del tutto fuori luogo, dato che la difesa dei cittadini spetterebbe allo Stato, il quale attraverso le forze di polizia avrebbe il compito di salvaguardare la nostra incolumità e i nostri diritti.
Malgrado ciò, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca di cui tutti siamo a conoscenza, posso dire con certezza che il privato cittadine si sente vulnerabile e facilmente preda di delinquenti e malintenzionati; da qui nasce il crescente interesse del  cittadino di armarsi convinto di garantire in maniera privata la propria sicurezza personale e dei congiunti, soprattutto all’interno della propria abitazione.

Non sempre un arma può essere un deterrente efficace contro criminali o rapinatori

Quando l’effetto deterrente dell’arma non funziona allora bisogna essere pronti al peggio, anche ad usarla, tenendo bene a mente quali sono le responsabilità penali a cui si va incontro. Certamente avere un’arma non basta a garantire la sicurezza personale e abitativa, è basilare svolgere allenamenti costanti al suo corretto utilizzo e soprattutto avere un piano di azione ben definito e collaudato in grado di salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri.

In qualità di investigatore privato Roma,  non di raro offro consulenze specifiche ai miei clienti circa un addestramento adeguato per affrontare situazioni di potenziale pericolo che possa mettere a repentaglio la sicurezza personale e dei quella dei propri cari.  Sono convinto che ogni persona deve essere preparata in maniera funzionale rispettando le proprie qualità psicologiche e fisiche, consapevoli del fatto che la sicurezza personale e abitativa inizia dalla prevenzione, imparando ad evitare tutti i comportamenti a rischio, individuando immediatamente le situazioni di pericolo valutandone i relativi rischi. Nella mia attiva di consulenza vengono simulate e riprodotte situazioni di stress indotto affinché il cliente sia consapevole delle proprie capacità, migliorando la reazione e la gestione allo stress. Vengono eseguiti esercizi di mira non convenzionali e vengono studiate tecniche specifiche per muoversi all’interno di stanze, angoli, corridoi e porte. In particolare viene analizzato l’aspetto del tiro non mirato, al fine di comprendere e studiare circa le proprie capacità personali del tiro istintivo.
La mia consulenza si rivolge a chi ha recentemente acquistato un arma da  fuoco per difesa personale o abitativa o per chi, pur detenendo da tempo un arma non ha mai frequentato alcun genere di corso per la difesa personale e abitativa.

Ci si accorge da soli che detenere una pistola o un fucile è una responsabilità importante e che spesso sono in molti ad ignorare le caratteristiche tecniche della propria arma e delle sue modalità di utilizzo, atteggiamento questo molto pericoloso che potrebbe avere delle  conseguenze drammatiche.
Con il mio personale contributo cerco di dare a chi lo richiede la consapevolezza che difendersi da una rapina o una aggressione in casa è possibile, avendo la conoscenza e la pratica di tecniche efficaci che possono salvare la loro vita e quella  dei loro cari senza necessariamente premere il grilletto dell’arma.

E’ possibile difendersi da un arma da taglio con l’autodifesa?

E’ possibile difendersi da un arma da taglio con l’autodifesa?

E' possibile difendersi da un arma da taglio con l'autodifesa?

9 marzo 2016

CONSULENZA SPECIALIZZATA

Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

In un colloquio riservato e non impegnativo, avrò modo di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnici che il tuo caso presenta, valutando l’eventuale fattibilità e la strategia investigativa migliore per ragiungere lo scopo.

Parlando con me, riceverai validi consigli ed un preventivo dettagliato comprensivo di costi, tempi e modalità di esecuzione.

 

COME RAGGIUNGERMI


Come raggiungermi

© 2017 Investigatore Privato Roma Giuseppe Tiralongo – Via Tagliamento, 25, 00198 Roma, Italia – P.IVA 06401781007
Investigazioni per conto di privati - artt. 134 e seg. del T.U.L.P.S. | Difesa penale - artt.38 e 222 D.L.vo 271/89

In questo articolo voglio chiarire alcuni aspetti molto importanti in merito alle tecniche di difesa a mani nude contro i coltelli con l’intento di mettere in guardia coloro i quali si avvicinano a discipline di difesa personale senza conoscere la realtà e ciò che accade realmente in strada.

Difendersi da un'arma da taglio con l'autodifesa è possibile?

Le arti marziali e la difesa personale sono veramente efficaci?

Quasi ogni disciplina di arti marziali o di difesa personale presenta un proprio programma di tecniche da disarmo in particolare per la difesa da attacco da coltello.

Spesso però l’istruttore o il maestro di turno dimentica di fare presente diversi dettagli fondamentali, i quali potrebbero essere cruciali nel caso si dovessero malauguratamente presentare certe situazioni per strada.

Prima difficoltà: gestire lo stressa della situazione

In primis, il fattore dello stress: Aumento del battito cardiaco, vista a tunnel, irrigidimento, confusione mentale e conseguente diminuzione delle capacità motorie, insomma reazioni che difficilmente si presentano durante un normale allenamento in palestra.

In queste condizioni di stress estremo un generico individuo, soprattutto se non abituato certe situazioni agisce, per istinto, in maniera spontanea: per esempio indietreggiando, e destreggiandosi con le mani e avambracci per cercare di afferrare l’arma o parare I colpi.

Il risultato di questa disperata reazione è il più delle volte disastroso, poiché il malcapitato nell’estremo tentativo di difendersi, riporterà ferite importanti e delle volte fatali.

Seconda difficoltà: differenza tra pratica e realtà

Ma qual’è le differenza tra un attacco simulato in palestra E un ipotetico attacco reale

Attacco simulato in palestra:

  • L’atleta che simula l’aggressione È spesso collaborativo;
  • Colui che si difende ha la mente lucida, è consapevole che non si potrà mai fare male con un coltello finto;
  • L’aggressore non trova quel vero istinto animale nei confronti di chi vuole aggredire;
  • I movimenti previsti negli attacchi sono spesso prevedibili;
  • Generalmente l’aggressore viene messo KO con due o tre colpi preventivati;

Ipotetico attacco reale:

  • L’aggressore ha l’istinto animale di colui che vuole fare fuori a tutti costi l’avversario
  • Gli attacchi sono ripetuti, l’aggressore tende a colpire ripetutamente, con insistenza con tutto il corpo, e non solo con braccio il coltello, come vediamo nelle esibizioni
  • I movimenti possono variare in continuazione
  • L’aggressore tende a colpire E subito ritirarsi con l’arma per poi riattaccare e non, come nelle dimostrazioni di arti marziali , si limita a colpire rimanendo con il braccio teso, quasi come voler consegnare l’arma all’aggredito.

È importante tener conto come per strada la maggior parte di agguati avvengono vigliaccamente, con “ effetto sorpresa”, quando la vittima meno se lo aspetta o alle spalle.

Altresì è fondamentale essere coscienti del fatto che l’aggressore molto spesso per effetto dell’adrenalina o peggio ancora di sostanze stupefacenti, non accusa i colpi che gli vengono inferti, continuando ad attaccare con furia il malcapitato.

Quindi cosa possiamo fare?

Potrei dilungarmi ancora per molto elencando ulteriori dettagli del discorso che testimoniano la cruda realtà della strada dunque posso solo lasciarvi con alcuni consigli a mio avviso di vitale importanza, frutto della mia esperienza come investigatore privato:

Affrontate un individuo armato solo se siete a tutti costi costretti a farlo per la vostra incolumità per chi vi è accanto: se avete la possibilità di fuggire… evitate di affrontare pericoli e scappate via!

Non si tratta di codardia ma semplicemente di non voler mettere in gioco la propria vita, c’è differenza coraggio ed incoscienza!

Ricordate che l’unica cosa importante rimane la vostra incolumità.

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Scrivimi, ti risponderò il più presto possibile!



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