Quando si configura l’abuso del permesso legge 104? Quando il datore di lavoro può mettere in dubbio il lecito utilizzo del permesso?

Un argomento, quella dell’utilizzo della legge 104, disciplinato per lo più dalle sentenze della Cassazione, che in anni di giurisprudenza ne hanno definito i contorni – in effetti la legge in questione prevede che, dato che il permesso per assentarsi dal posto di lavoro è giustificata dalla malattia del congiunto, le ore di congedo debbano essere utilizzate per assistere il parente stesso.

La confusione si crea perché nella normativa non vi è alcuna precisazione circa le modalità di svolgimento e il numero delle ore da impiegare per l’assistenza.

In buona sostanza, l’abuso del permesso legge 104 si realizza quando, durante la fruizione del congedo, si svolgono prettamente attività diverse a quelle essenziali per l’assistenza del familiare disabile. Con questo non vuol dire che il lavoratore debba necessariamente rimanere con il disabile per 24 ore o che il permesso legge 104 sia fruibile soltanto per scopi di assistenza medica – il lavoratore può intervallare il permesso anche per riposarsi o per compiere azione di vita quotidiana – chiaro è che nel caso in cui le ore di congedo retribuite siano utilizzate esclusivamente per scopi personali o del tutto estranei all’assistenza del congiunto disabile, allora si concretizza un reato.

Potrei fare tantissimi esempi per rendere l’idea di cosa sia realmente un abuso del permesso legge 104; nella mia esperienza di investigatore privato Roma ho di fatto avuto modo di accertare e confutare molteplici situazioni in cui il lavoratore in permesso retribuito faceva il “furbetto” – e così invece di assistere il parente malato o disabile – preferiva farsi il week end al mare o in montagna, recarsi in campagna per coltivare l’orto, andare al matrimonio dell’amico, o peggio ancora, svolgere un’altra attività lavorativa.

Per rendere meglio il concetto cito alcuni fatti di cronaca recentemente accaduti:

<<Il nome della dirigente della Centrale Unica di Emergenza Luisa Zappini è finito nel registro degli indagati per un presunto utilizzo improprio dei permessi 104 per assistere un familiare. Il reato ipotizzato è quello di truffa: durante alcuni dei giorni di permesso concessi per legge, la numero uno del Cue sarebbe stata in vacanza all’estero>> (Fonte – http://www.ladige.it/news/cronaca/2018/01/28/permessi-zappini-indagata-truffa-laccusa-era-maldive-giorni-cui-doveva).

<<una donna di 40 anni di Arezzo, aveva chiesto alla sua azienda dei permessi retribuiti per poter accudire una zia colpita da una malattia neurodegenerativa. Insospettiti dalle richieste sempre più numerose di questi permessi, per di più in momenti strategici come ad esempio a ridosso dei fine settimana, i datori di lavoro della donna hanno assoldato un investigatore privato. Il risultato? anziché accudire la malata, la donna trascorreva intere giornate fuori città a spasso col fidanzato: è scattato così immediato il licenziamento per giusta causa >> (Fonte- http://www.ilgiornale.it/news/cronache/arezzo-anzich-assistere-zia-se-ne-andava-vacanza-licenziata-1536420.html).

<<Avrebbe dovuto assistere uno zio con grave disabilità e, per questo, aveva chiesto un permesso retribuito al suo datore di lavoro, come previsto dalla legge 104. Permesso accordato dal Gruppo Megamark di Trani, a cui fa capo una nota catena di supermercati. Ma in quelle stesse occasioni – tre, tutte nel luglio 2016 – gli investigatori privati incaricati dallo stesso datore di lavoro l’avrebbero pizzicato in tutt’altri luoghi.>> (Fonte – http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/03/23/al-bar-con-legge-104-viene-licenziatoBari05.html)

<<Lucca: doveva accudire il genitore, vola in Tanzania e posta le immagini della vacanza sui social. Fisioterapista patteggia in tribunale, poi l’azienda sanitaria la caccia>> (Fonte -http://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2018/05/06/news/e-in-permesso-va-in-africa-e-mette-le-foto-su-fb-1.16796027)

<<Licenziato per aver violato la legge 104. Un dipendente dei Supermercati Poli aveva chiesto il permesso in base alla legge 104 per assistere il padre infermo da alcuni anni e invece di essere in casa si è presentato sugli spalti del Palatrento per assistere ad una gara della Diatec.>> (Fonte -https://www.ladigetto.it/permalink/72097.html)

La legge 104 è un segno di civiltà e democrazia che a causa dei tanti, troppi furbetti rischia di subire inevitabili restrizioni. è un supporto vitale per chi ha un familiare con grave disabilità, ed è quindi importante che venga utilizzata in modo corretto al fine di non creare problemi per la collettività.

Per quanto concernente all’utilizzo dell’investigatore privato è stata la stessa Cassazione, in diverse sentenze, a ribadire la liceità dell’operato del detective privato, il quale interviene a tutela del patrimonio aziendale.

 

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