È legittimo l’uso delle Telecamere nascoste per spiare i dipendenti?

È legittimo l’uso delle Telecamere nascoste per spiare i dipendenti?

Possono essere usate in sede giudiziale le riprese effettuate attraverso video sorveglianza nascosta?

Quando ci rechiamo nei pressi di una azienda, grande o piccola che sia, è ormai consuetudine trovare telecamere piazzate nei posti più disparati, probabilmente al fine di prevenire furti di merci, attrezzature o comunque beni riconducibili al patrimonio aziendale.

L’atra finalità per cui vengono istallate queste telecamere di sorveglianza è in realtà, spesso legato a motivi di “controllo interno” e quindi per sorvegliare i dipendenti che si adoperano nel proprio lavoro, in particolare per i lavoratori che svolgono funzioni amministrative o di cassa – l’intento è quello di scoraggiare i lavoratori nel compiere “qualcosa che non si dovrebbe”.

Per istallare le telecamere di sorveglianza è necessario informare tutti i lavoratori e i loro rappresentanti, della esistenza di ogni singola telecamera. Prestate attenzione ora, perché può accadere che il datore di lavoro, dopo aver notato ammanchi di cassa o di merce, possa aver istallato internamente o esternamente alla propria azienda, e comunque nei luoghi dove ritiene avvenga quella determinata situazione – telecamere nascoste – al fine di recuperare prove per confutare un suo dubbio e dimostrare una sottrazione o un furto avvenuto per mano di uno o più dipendenti.

A questo punto le domande sorgono spontanee:

  • le riprese effettuate con le telecamere nascoste per controllare i dipendenti, sono legali?
  • I video reperiti, possono essere utilizzati in tribunale per licenziare il dipendente?

Recentemente la Corte Europea dei diritti dell’Uomo (CEDU) si è espressa per un caso che riguardava la Spagna. La CEDU ha ribadito che l’utilizzo delle telecamere sul posto di lavoro è vietato eccetto quando il loro impiego è finalizzato a tutelare i beni dell’azienda o comunque a scongiurare il pericolo di furti o altri reati ai danni dell’attività.

In questo caso l’installazione (ad eccezione di bagni, mense, spogliatoi o comunque aree di svago) può essere, come già detto precedentemente, concordata con i rappresentanti dei lavoratoti e successivamente comunicata ai dipendenti, i quali devono essere obbligatoriamente informati delle modalità di conservazione, raccolta, trattamento, e uso dei loro dati, come previsto dalle norme vigenti e dal GDPR UE 2016/679.

In definitiva, la Corte Europea dei diritti dell’Uomo a stabilito che, le videoriprese reperite attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste, possono essere impiegate all’interno di un procedimento legale concernente il licenziamento del dipendente, solamente se queste non siano l’unica prova a carico del lavoratore.

Se il datore vuole vedersi riconosciuto un proprio diritto leso dovrà – secondo la CEDU – reperire testimonianze o elementi a prova della colpevolezza del proprio dipendente.

In Italia, la giurisprudenza da sempre ribadisce come per i «controlli difensivi», ovvero quelli volti a tutelare il patrimonio dell’impresa e a scongiurare furti e reati perpetrati dai dipendenti, sia legittimo l’utilizzo di telecamere-spia, anche senza un accordo sindacale. Bisogna però stare attenti alle definizioni usate dal legislatore, difatti il termine “controllo difensivo” è assai diverso dal termine “controllo preventivo”, volto in tal caso per osservare la condotta del dipendente e non per comprovare un furto.

Questo significa che in assenza di un valido sospetto o di un indizio di colpevolezza, istallare una telecamera nascosta potrebbe significare violare le garanzie di privacy, libertà e dignità del dipendente lavoratore.

In questo contesto ben si sposa allora, l’attività svolta da un investigatore privato (autorizzato dalla Prefettura) che attraverso investigazioni aziendali può procurare al datore di lavoro –indizi, prove e testimoni – per accusare il proprio dipendete di furto o eventualmente di altri comportamenti (assenteismo, abuso legge 104, falsa malattia, concorrenza sleale e molto altro ancora) per cui è comunque previsto il licenziamento in tronco (per giusta causa).

I casi più frequenti riguardano dipendenti colti mentre si appropriano del denaro di cassa o comunque di beni che rientrano nel patrimonio aziendali – ci sono quelli più subdoli – che invece di lavorare per il proprio datore, favoriscono per denaro,le aziende concorrenti dirottando ad esse informazioni, clienti, fornitori e contatti vitali per il business dell’impresa. Se hai necessità di svolgere indagini nei confronti dei tuoi dipendenti, contattami liberamente ai numeri riportati nella pagina.

Giuseppe Tiralongo

 

 

 

Voglio la verità, Voglio Conoscerla!

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18 maggio 2016

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© 2017 Investigatore Privato Roma Giuseppe Tiralongo – Via Tagliamento, 25, 00198 Roma, Italia – P.IVA 06401781007
Investigazioni per conto di privati - artt. 134 e seg. del T.U.L.P.S. | Difesa penale - artt.38 e 222 D.L.vo 271/89

relazione investigativaVoglio sapere la verità! Voglio conoscerla!!!

È chiaro, Nessuno apprezza le bugie. Non ci piacciono le bugie e non possiamo, ne dobbiamo accettare che attraverso le menzogne altri possano decidere per noi cosa possiamo o non possiamo sapere di una determinata faccenda…

Non c’è niente che ferisca più della bugia, della falsità e dell’ipocrisia perché intrappolano le nostre emozioni facendoci mettere in dubbio la verità, rendendo artificiale tutto quello che abbiamo vissuto e provato fino ad allora.

Attenzione, detta o ricevuta che sia, una bugia lascia sempre il segno!

Dobbiamo tener bene in mente che mentre una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo, la verità è li che si sta ancora mettendo le scarpe, e quando le persone si rendono conto dell’inganno è ormai troppo tardi.

Ci sono persone che sembrano perfette per noi e per le circostanze, per vivere la vita insieme, anche se non ci spieghiamo per quale strana ragione con il passare degli anni, si distaccano creando solo preoccupazione e ansia, quasi si scoloriscono con il trascorrere del tempo, colorando di grigio la nostra vita e magari di arcobaleno quella di un altra.

Persone che non sono sincere con i loro sentimenti, per questo noi non le capiamo, e nemmeno loro capiscono noi.

Ecco perché è importante meritare fiducia, per non nascondersi dietro alle bugie, Una bugia può prendersi cura del presente, ma non ha futuro, quindi diamo fiducia a chi lo merita veramente.

Ma quanto è importante la fiducia per esempio nell’ambito imprenditoriale? Nelle grandi aziende?

Un team che ha perso la fiducia nel proprio leader e non crede possa ‘fare la cosa giusta’, sarà meno legato all’azienda e difficilmente motivato ed entusiasta del proprio lavoro.

A quel punto potrebbe davvero servirti un investigatore privato poiché le conseguenze future potrebbero essere disastrose; l’insoddisfazione del personale causerebbe assenze ingiustificate, false malattie o abusi di permessi, manifestando il loro malessere ai clienti, i prodotti o i servizi offerti dall’azienda potrebbero ben presto perdere qualità diventando presso che mediocri e la reputazione dell’azienda risulterebbe ben presto inesorabilmente compromessa.

In un periodo di crisi economica come questo…sarebbe un vero disastro.

Questo vale anche nella vita privata, nei rapporti di tutti i giorni, con gli amici, il nostro partner, il nostro mondo social, … Non si può costruire la fiducia dal giorno alla notte, è un sentimento che si sviluppa piano piano, attraverso piccole azioni e interazioni, ma per perderla e vanificare i nostri sforzi, basta veramente poco, un comportamento frainteso o una parola di troppo, una bugia che ci è stata riferita…e Puff!!! Abbiamo perso tutto!

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